6° – TOLEDOT: MUSICA DELLO SQUILIBRIO

Indirizzo Lezione: https://www.youtube.com/watch?v=89uxiKclZmw
Da: VirtualYeshiva

Come Acquisire l’Equilibro tra Trascendenza e Immanenza!

La vita senza progetti, senza obbiettivi è una vita morta. Perciò nella indole umana DEVE esistere il ratzò – uscire, ovvero la proiezione verso una meta importante. Questa uscita rischia di staccarci
dalla società o dalla famiglia portandoci nel mondo del CAOS o usando un termine cabalistico il mondo del Tohu.
Questa lezione si basa non su una parola non su una vocale, bensì su un segno. Ci sono diverse note melodiche regolari, mentre alcune lo sono molto di rado. Oggi parliamo della nota chiamata merkha (o kefula) che si ripete solo 5 volte nella Torà. Merkha normale e merkhà tipha atnakhta sono presenti in ogni versetto, mentre la nota doppia compare solo 5 volte nella Torà .

Ci sono altre spiegazioni, secondo la grammatica ebraica, ma qui ci interessa il significato cabalistico e mistico che può aiutarci a trovare il nostro scopo nella vita. Lo scopo di Vita, infatti è quello di trovare equilibrio, tensione e armonia, tra caos e struttura, tra trascendenza e “realtà”, ossia interiorizzare questi opposti per riuscire così a, correre e tornare, superare la propria creatività e toccare il divino per riportarlo nella propria vita. L’affinità tra le nostre vite e Dio, può essere paragonata a quella esistente tra l’acqua e il vino.

La spiritualità trascendente è una cosa indubbiamente bella, ma non è in sé lo scopo finale delle nostre vite. Se la trascendenza spirituale non viene riportata e collegata alla nostra vita “reale” non possiamo si raggiunge lo scopo per cui siamo stati creati. Proviamo a scoprire la parte superficiale di un concetto molto profondo.

Ci sono due forze vino e acqua. Non solo due tipi di liquidi ma due forze opposte. Avrahàm è acqua e Yitzkhàk fuoco. Fuoco è sempre in movimento una persona che gli manca completezza. Non è mai fermo. Non è mai rilassato sempre in tensione. Quelle persone che cercano sempre di cambiare di salire e non si danno pace. Fuoco divide separa se brucia, decompone tutto fuoco è una sfida continua. Acqua si può contenere. Si può mettere in un recipiente. Fuoco va su e acqua va giù. Yitzkhàk scava cerca di crescere di trascendere, infatti nella akedà (legatura) è quasi completamente asceso in cielo, perché il suo servizio è crescere sempre e non accontentarsi di dove ci si trova. Perciò il vino è paragonato al fuoco che stimola a muoversi (yayin, vino 70 = a sod- segreto, 70 in ghematria). Il vino come fuoco ti porta fuori dal tuo essere di andare oltre. La funzione di Yakov di unire l’acqua di Avrahàm con il fuoco di Yitzkhàk. Di unire i due facendo un equilibrio. Perciò le benedizioni non possono andare a Esàv – anche se lui è più alto come potenziale di anima – Esàv poteva diventare troppo pericoloso se avesse preso la benedizione. Esàv olàm hatohu mentre Ya’akòv mondo del tikun. Perciò solo Ya’akòv può ricevere le benedizioni che potrà passare a Esàv solo quando Esàv sarà rettificato e potrà ricevere questo fuoco senza conseguenze negative, perché non esisterà più il male. Ya’akòv deve prendere questo fuoco e mettere dentro acqua per alleggerirlo cosi può ricevere le benedizioni.

FONTE6° - TOLEDOT: MUSICA DELLO SQUILIBRIO

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