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Traduzione: Elisheva Bassi
Nel momento in cui il popolo ebraico, giunto alle rive del mare, si trovò circondato dagli egiziani, al suo interno nacquero quattro opinioni differenti su come agire: 1) Gettarsi in mare: è meglio dare la propria vita per santificare il Nome di Hashem piuttosto che trasgredire la Sua volontà; 2) Tornare in Egitto: probabilmente la loro missione precedente non era stata completata; 3) Prendere le armi e combattere: per spegnere le loro vite o ritornare in Egitto, in entrambi i casi trasgredendo la volontà di Hashem; 4) Pregare D-o.
Tuttavia, tutti e quattro gli atteggiamenti erano sbagliati: “Il Signore disse a Moshè: ‘Parla ai figli di Israèl e di’ loro di marciare in avanti'”. Entrate nel mare, e il mare si aprirà per voi!”
Ogni cosa che noi troviamo sulla terraferma, la troviamo anche nel mare”, ma dalla superficie noi non possiamo vedere niente di ciò che si trova nell’oceano, perché tutto è coperto dall’acqua. Allo stesso modo, i miracoli sono intorno a noi, ma se uno guarda solo la superficie dell’ordine naturale, egli non può vedere i miracoli. Non appena tu arrivi alla profondità della realtà divina, immediatamente vedi intorno a te accadere i miracoli. Tu vedi la mano stessa di D-o guidare la tua salvezza.
10 shevàt 5740 – 28 gennaio 1980