B”H.
Ieri in Israele era Yom HaShoah. Il giorno in cui ricordiamo la Shoah e tutte le anime che hanno lasciato il nostro mondo durante quell’orrore.
Ieri, parlando con mio fratello, mi disse delle parole che mi colpirono molto.
Hanno ricominciato da zero.
Sì, è vero. È il giorno in cui non dimentichiamo quelli che ci hanno lasciato, e contemporaneamente ci ricordiamo chi siamo. Ancora una volta.
Quelli che ricominciano da zero.
Questo è il nostro popolo. Questo è il nostro sangue. Questa è la nostra anima. Un popolo eterno siamo.
Ed è coloro che sono rimasti che noi guardiamo ad occhi spalancati.
È da loro che cerchiamo di imparare, da loro che sappiamo che anche quando non rimane più nulla, si può ricomincare completamente da capo.
E si può cadere ed inciampare e rialzarsi. E riprovare di nuovo, e ancora una volta.
Loro ci hanno insegnato che si può! Che non è mai troppo tardi, o troppo dura!
Che noi possiamo scegliere di fare bene e di pensare bene.
Edith Eager, sopravvissuta della Shoah ed autrice della scelta di Edith ci ha completamente scosso col suo libro ed il messaggio che tutto, è una scelta. Sta a noi scegliere. Come rispondere e non semplicemente reagire.
*
Shemini è la Parasha dove viene trattato il soggetto degli animali kosher. Con tutti i segni:
L’animale kosher deve avere lo zoccolo spaccato e deve essere ruminante. Il pesce deve avere pinne e squame. In pratica. Tutti gli animali più docili.
Perché quello che mangiamo è quello che siamo. Il mangiare entra nel nostro corpo, nel nostro sangue e ci dà vitalità. Influisce sui nostri pensieri, le nostre azioni.
Per quello, anche se temporaneamente qualcosa ci fa gola, dobbiamo fermarci e pensare due volte agli effetti collaterali nel lungo termine.
Cari amici, teniamo alte le nostre speranze e facciamo sicuo che ciò che mangiamo sia adatto a nutrire pensieri positivi e docili.
Shabat Shalom,
Mushki Piha Krawiec