Studiamo la Parashà di… Mishpatim – Parte 4

1. I sensi di colpa,e I rimorsi di coscienza! Ci pensano già loro; a torturarci dentro. E una legge implacabile! 2+2= 4. Non c'è niente da fare.. ma del resto,fa parte della vita. E in automatico. Non abbiamo bisogno di avvocati,giudici,magistrati. E la legge della natura dentro nel nostro cervello

2. Eppure in quella fabbrica dove lavoravo. C'era una cattiveria inaudita! Ci siamo scandali tra di noi; gli uni gli altri. Anche quel magazziniere del reparto dei top. Aveva una lingua pastiera

3. Shalom Rav! Bellissima lezione questa! Quello che penso anch’io è che l’inferno lo viviamo in vita quando ci comportiamo male e pecchiamo.

4. 22:40 su questo punto allora se una persona è furba e sa che se non ci sono persone che ti avvertono non viene condannato, quella può fare quello che vuole…
   E questo è anche ciò che c’è nella legge attuale… a me è successa una violenza e i giudici dicono che visto che non ci sono testimoni non possono condannarlo.
   Infatti spero che ci pensi D-o a condannarlo perché le persone non fanno niente.

5. Grazie Rav. Mi ha colpito molto l'aspetto riguardante i figli che non riescono a rispettare un genitore, ancora in vita ed i rischi a cui un tale comportamento espone il figlio.
   VORREI chiederle: in una situazione simile, sarebbe un gesto d'amore appropriato da parte del genitore ridurre al massimo i contatti con un tale figlio già adulto, per evitargli il rischio d'esporlo al pericolo d'insultare nuovamente il proprio genitore e doverne poi pagare le amare conseguenze. Può essere una situazione un po' limite ma mi è venuta alla mente.

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