Milano 29.1.2020
La mitzvà dell’offerta dell’Omer: la prima legata a Eretz Israel come segno di riconoscenza del bene ricevuto da Dio (Sefer Hachinukh), come simbolo relativo al minimo sostentamento vitale per il raggiungimento del servizio divino (R. Yitzhak Aramà) e come argine al pericolo di vivere solo secondo le leggi della natura (Meshekh Chokhmà). Il conteggio dei giorni dell’Omer a partire dal secondo giorno di Pesach indicato col termine Shabbath per tradizione (Rambam), per enfasi sul crescendo di aspirazione al Matan Torà (Rosh) e per rimarcare inizialmente l’unicità della presenza di Dio e solo successivamente lo sforzo unano (Ramchal) in vista del raggiungimento di un obiettivo finale che si realizzerà ancora grazie all’intervento divino. Riassunto V. Mizrahi
Rav A. Arbib – Vayikra 37 Un manipolo da offrire
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