Rav A. Arbib – Shemòt 42 – Parashà di Yitrò – Unire i diversi

Indirizzo Lezione: https://www.youtube.com/watch?v=mhckO3_Mq4g
Da: Rabbinato Milano

Milano 18.1.2017 Parashà di Yitrò
La preparazione del popolo ebraico al Matan Torà, fondamentale poiché frutto dell’azione umana (Rav Hirsch e Rabbi Yehudà ha Nassì) ed importante quanto l’obiettivo da raggiungere (Rav Feinstein). La partenza da Refidim, metafora del distacco dall’indebolimento spirituale, causa dell’attacco di Amalèk (Or Hachayim) e l’arrivo nel deserto del Sinai, simbolo dell’umiltà, basilare per lo studio e l’apprendimento e allusivo all’odio (sinà) contro chi ha ricevuto il dono della Torà e non si appiattisce sulle idee comuni e acritiche presenti in ogni epoca. L’accamparsi sotto il monte Sinai espresso in forma singolare a suggello dell’unità fisica di tutto il popolo ebraico, paragonato ad un unico uomo e di quella sentimentale rappresentata dalla figura di un unico cuore. Unità che non ha l’obiettivo di coalizzarsi contro qualcuno (Kòrach) né tantomeno di agire solo sull’esteriorità con finalità prevaricatorie (Torre di Babele), bensì (Shem Mishemuèl), pur nella diversità dei volti e delle idee, esprime una comunanza di sentimenti ed emozioni ed una vicinanza per ciò che accade al prossimo. L’unità come fondamento per il Matàn Torà, che non può essere dato né a singoli né ad una loro aggregazione, bensì esclusivamente al Klal Israel, che ha caratteristiche sue peculiari, come viene ricordato da Ruth e dalle vicende di Purim. Riassunto V. Mizrahi
Registrazione audio B. Rossetto

VIAJIM TV
FONTERav A. Arbib - Shemot 42 Unire i diversi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.