Caro mondo.
Cara amica, caro amico.
Voglio ricordarti una cosa.
Ti voglio ricordare, che quando l’ebreo è uscito dall’Egitto, egli si trovava nel livello più basso in cui poteva esistere.
L’ebreo che usciva dall’Egitto si sentiva solo, si sentiva perso, si sentiva disperato. Pensava che non esistessero altre realtà, ne una fine.
Hashem lo ha preso giusto in tempo. Dice che più in basso di così non poteva arrivare. Hashem con la Sua mano forte, lo ha tirato su.
Ma non solo Hashem lo ha portato fuori da quell’inferno.
Come un figlio, Hashem lo ha eretto.
Lo ha innalzato.
Lo ha fatto risplendere.
Lo ha riempito di luce.
Lo ha portato davanti ad Har Sinai.
Gli ha dato la Torah, di persona.
Da che l’ebreo vedeva piramidi e schiavitù, 7 settimane dopo si ritrovava faccia a faccia con D-o. Si ritrovava a risplendere di gioia, di gloria, di euforia.
L’ebreo che pensava che la schiavitù non sarebbe mai finita o che la gioia fosse una favola, veniva smentito.
Hashem non ci lascia mai da soli.
Non ci lascia mai nel dolore.
Non ci abbandona al buio.
Dall’alto, ma anche dal basso, Lui si trova costantemente con noi.
La confusione, è quello che le nostre emozioni ci fanno provare, quando prendono la scorciatoia. Però è solo di passaggio.
Un ebreo non è mai perso.
La sua anima è eterna, è come un leone, è attaccata al suo creatore, creando un’ esistenza stabile in un mondo che è manovrato per punto e per virgola da D-o.
Niente è lasciato al caso, tantomeno la tua preziosa esistenza.
Abbi fede,
Investi in questa fede tutto il tuo capitale,
Sappi che puoi dormire tranquillo,
Ricordati che non solo D-o c’ha fatto uscire dall’Egitto, ma D-o c’ha anche dato la Torah.
E come l’ha fatto quella volta là, lo ha rifatto con i nostri antenati nel corso della storia ebraica e lo fa individualmente con ognuno di noi.
Ricordati chi sei.
Sei una parte integra di Hashem.
Sei una forza, sei una roccia, la resilienza è stata trasmessa nel tuo DNA.
La Torah non è stata scritta ad inchiostro, ma incisa sulla pietra, sulle nostre tavole della legge.
Così anche per noi, la Torah non è semplicemente qualcosa che studiamo superficialmente. La Torah è incisa dentro di noi, diventando una parte della nostra esistenza. Noi la vittoria ce l’abbiamo incisa dentro.
La redenzione la vedremo presto, proprio come Matan Torah. E nel frattempo Hashem c’ha dato la forza ed i mezzi non solo per sopravvivere ma per risplendere, illuminando noi stessi e gli altri.
Shabbat Shalom,
Mushki Piha Krawiec
בס"ד