B”H – Ekev
Gli dici una bugia ed è finita.
Non ti credono più e non si fidano più.
Ma continuano a cercare.
Vanno in India, in Cile, in Tailandia.
Forse, là, troveranno una risposta.
C’è qualcosa di particolare nei giovani di oggi.
Qualcosa di un po’ ribelle.
La ricerca alla verità.
Una ricerca piena di sfacciataggine.
Questa generazione è assetata di verità.
La sete, scorre nel sangue e sfocia in mille direzioni. Molte volte, le risposte sono lontane mille miglia dal percorso che sì è preso.
Sono nascoste. Sono difficili. Sono al buio.
La generazione del deserto sta per entrare in terra d’Israele. Moshe li sta istruendo.
“E chi vi ha guidato nel grande e terribile deserto, un poste che vi dà sete. Un posto senza acqua”. Dice Moshe nel suo discorso.
Il Rebbe ci dice che la generazione di oggi, quella prima di Mishiach, è la reincarnazione di quella stessa generazione del deserto.
Anche noi, come loro, siamo assetati.
Assetati di verità.
Ma come l’acqua manca nel deserto, la verità, nel mondo di oggi, è nascosta.
E siamo in continua ricerca verso lo scopo della nostra vita, qualcosa di autentico, un significato un po’ più profondo.
Mille perché.
Ma la conoscienza di tali perché è molte volte celata nell’oscurità. Nascosta dietro barre di ignoranza e di una società ingannatrice. E ci si perde tra soddisfazioni temporanee, o politiche che hanno le gambe corte.
E noi dobbiamo porci la domanda,
Ma cosa sto cercando VERAMENTE.
Cosa mi placa quella sete incessante.
E dobbiamo essere persistenti.
Senza mollare,
E senza farci abbindolare.
Dobbiamo trarre forza da quei giovani ribelli,
Che hanno un fuoco dentro di loro.
Senza accontentarsi,
Ma cercando incessantemente, e infine, trovando.
Una fonte d’acqua.
La Torah eterna è paragonata all’acqua perché ci dà vita.
Ci disseta. Ci dà una direzione, e uno scopo.
Non temporaneo, ma eterno.
Shabat Shalom,
Mushki Piha Krawiec
בס"ד