Indirizzo Lezione: https://www.youtube.com/watch?v=rwdJzAUVeZ0
Da: Associazione Vedibarta Bam
HILULA DEL BAT AYIN
In occasion della hillula del Bat Ayin, 12 di Kislev (1765-1840), venite a conoscere uno dei più grandi Rebbe di duecento anni fa.
Programma della lezione di stasera
1. Biografia e storie miracolose del Rabbi Avraham Dov di Avritch zy’a (Ucraina, 1765 – Israele, 1840), autore dell’opera Bat Ayin
2. Studio direttamente dal opera Bat Ayin sulla parasha di Vayishlach. https://www.nli.org.il/he/books/NNL_ALEPH990010891610205171/NLI
Perchè studiare il libro di uno tsaddik il giorno del suo yahrzeit è una grande segullà?
Lo studio dellle parole di uno tsaddik il giorno in cui è venuto a mancare è una grande segullà.
Lo Zohar chiama uno yahrtzeit “hilulà” che tradotto letteralmente significa matrimonio.
Qual è il legame tra il giorno in cui l’anima lascia il corpo, e un matrimonio?
Rabbi Menachem Azaria da Fano zt’l (Italia, 1548 – 1620), noto anche con il Rema MiPano, spiega che uno yahrtzeit è chiamato un matrimonio, perché nei cieli tutti parlano dei divrei Torà di quel tzaddìk lodando le sue buone azioni.
Rebbe Yissachar Dov di Belz zt’l (Ucraina, 1894 – 1926) spiega che uno yahrtzeit è chiamato una hilulà (matrimonio) perché proprio come gli invitati fanno regali allo sposo e alla sposa a un matrimonio, Hashem fa regali allo tzaddìk al suo yahrtzeit. Hashem dà allo tzaddìk il regalo che egli desidera e lo tzaddìk desidera principalmente di avere la possibilità di conferire bontà agli ebrei. Pertanto, durante uno yahrtzeit, Hashem garantisce allo tzaddìk la possibilità di concedere bontà a Klal Yisrael.
La ghemarà (Chulìn 7) afferma: “Gli tzaddìkìm sono più grandi dopo la morte che durante la loro vita”, perciò gli tzaddìkìm che durante la loro vita hanno compiuto meraviglie e divulgato bontà nella nazione ebraica continueranno indubbiamente anche dopo la loro morte. Nonostante ciò, c’è qualcosa che previene gli tzaddìkìm dal conferire bontà al mondo, poiché loro si trovano in Cielo, e le persone sono sulla terra. Ma il giorno dello yahrtzeit dello tzaddìk, la sua neshamà – anima ritorna giù nella sua tomba. Ora che lo tzaddìk è sia in Cielo che in terra, può garantire salvezza e berachòt alle persone in questo giorno. Inoltre spiega il Meor Einayim che quando qualcuno studia i libri di uno tzaddìk, è come se si trovasse davanti alla sua tomba.