18° Mishpatìm: MANIPOLAZIONE DI SE STESSI

Indirizzo Lezione: https://www.youtube.com/watch?v=FNyEsxAyc18
Da: VirtualYeshiva

18° Mishpatìm: MANIPOLAZIONE DI SE STESSI
Subconscio Nella Torà: Non Prendere Corruzione

La Torà è un manuale di vita SEMPRE attuale e ogni precetto ha un’applicazione nella vita quotidiana, bisogna solo creare un ponte che unisca il significato di ciò che la Torà ci insegna e dargli un’applicazione nella nostra vita. Non a caso la Torà viene chiamata così; nella lingua santa deriva da HORAÀ – INSEGNAMENTO. La Torà non è mai obsoleta perché è la parola di Dio che è al di sopra del tempo ed è immutabile, perciò anche i suoi precetti sono ETERNI al di sopra del tempo. Bisogna solo entrare nella profondità del precetto e “spogliarlo” dal suo contesto per poterlo riportare in un altro contesto pratico e terreno. Il divieto di non cedere alla corruzione è legato al fatto che perfino il cervello di una persona onesta, se riceve un favore da uno dei contendenti, diventa annebbiato e distorto senza volerlo, come è scritto nell’Esodo (23, 8): “poiché la corruzione acceca perfino i saggi e deforma i giusti”. Vengono raccontate alcune storie bellissime di Yishmaèl ben Elishà, sommo sacerdote, e del Sinedrio che doveva stabilire se l’anno fosse embolistico. Il Sommo Sacerdote non poteva partecipare a questa importante decisione perché esisteva – anche se molto remota – la possibilità che fosse condizionato da un interesse personale.
La storia del giudice col tabacco è molto affascinante. Per concludere con la storia del figlio del Tzemah Tzedek che dovette giudicare se stesso, ma per fare ciò e togliersi da questo problema dovette lavorare per cinque ore.
Come dice il Baal Shem Tov: i problemi veri nascono poiché mischiamo il nostro IO nel problema e non abbiamo la lucidità di vederlo da una prospettiva neutrale e imparziale. Il significato profondo della corruzione è l’insegnamento di S. Freud sul subconscio: ci sono delle influenze nella psiche che partono dall’anticamera del cervello e che ci possono condizionare senza che ce ne accorgiamo. Nella vita pratica siamo tutti corrotti dai nostri sentimenti o, più in alto, dalla nostra logica che è manipolata dalla nostra volontà profonda (ci sono volontà superficiali e volontà molto profonde radicate nella nostra anima che manipolano anche il cervello, come spiegato a lungo nella Chassidut. Nel video viene portato l’esempio da Noè).
L’unico modo per non cadere nella trappola della “corruzione” che viene da noi stessi è quello di confrontarci con una persona esterna, meglio se un amico, che conosce la materia in questione, che ha una visione neutrale e non ha le nostre stesse emozioni o logiche che lo possano deviare e portare fuori strada. Forse non possiamo fare riferimento a qualcuno imparziale e oggettivo in ogni problema e bivio che ci pone la vita, ma almeno quando si tratta di una decisione importante legata al nostro lavoro, futuro spirituale o salute! Dobbiamo fare molta attenzione e non fidarci di noi stessi e ricordarci che esiste una falsificazione della verità che viene da noi stessi.

NON ESISTE PIÙ GRANDE NEMICO DI SE STESSI, CHE SE STESSI IN PERSONA!
Ricordiamoci che la positività è il passe-partout per sbloccare ogni serratura!

GUARDIAMOCI DALLA CORRUZIONE CERCANDO DI ESSERE SEMPRE LUCIDI E TRASPARENTI E CONFRONTARCI PER ESSERE SICURI CHE NON CI STIAMO FACENDO MALE CON LE NOSTRE MANI.

FONTE18° Mishpatìm: MANIPOLAZIONE DI SE STESSI

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