Indirizzo Lezione: https://www.youtube.com/watch?v=GYw6U4Ae5iM
Da: VirtualYeshiva
Come Si Può Passare Da Matan Torà a Mishpatìm?
La porzione di Mishpatim è TOTALMENTE TERRENA dall’inizio alla fine, piena delle leggi più logiche e banali sul rispetto reciproco delle persone. Leggi così fondate e logiche per cui ognuno potrebbe arrivare a comprenderle. Oltretutto questi sono stati i primi precetti dati dal Creatore, subito dopo la grande rivelazione di Matan Torà: la più grande rivelazione divina che la terra abbia mai potuto ricevere.
La Torà è un manuale di vita pratica e le più grandi rivelazioni si manifestano proprio nella materia più terrena, perché lo scopo del dono della Torà è quello di elevare tutto il creato. Attraverso l’osservanza dei precetti logici, che Dio ha ordinato, il Divino pregna tutto il creato.
Questo spiega la vav di VEELE, all’inizio della parashà di Mishpatim, poiché essa ha lo scopo di congiungere i precetti logici con la parashà precedente, quella di Yitrò che invece, mostra la dimensione sovrannaturale del divino.
L’ebraismo non è solo spiritualità, o meditazione finalizzata a trascendere il corpo, bensì è un sistema di vita pratico! Solo così si realizza lo scopo della creazione del mondo e della promulgazione della Torà: unire lo spirito con la materia.
Questo unione comporta che lo spirito si abbassa alla materia e viceversa, la materia si innalza nello spirito.
Perciò abbiamo la parashà di Yitrò che rappresenta il primo aspetto, quando Hashem scende sulla montagna di Sinay; mentre Mishpatim rappresenta la seconda parte, dove la materia viene collegata con lo spirito: attraverso l’osservanza dei precetti razionali, SOLO perché sono scritti nella Torà
Impariamo da Mishpatim il rispetto degli animali e dei lavoratori, ma soprattutto cosa vuole dire DARE al prossimo con tutto il cuore, come ci mostra la storia del diamante.